Il Krugerrand: la prima vera moneta da investimento

Chi è pratico di monete da investimento conosce bene il Krugerrand, una delle monete d’oro più belle, conosciute e ricercate. Ma in pochi conoscono tutta la sua storia, una storia che ha portato alla creazione della prima moneta da investimento alla portata di tutti.

La storia del Krugerrand, dalla scoperta dei primi giacimenti d’oro alla zecca sudafricana

Il 6 aprile 1652 l’olandese Jan van Riebeeck fondò Città del Capo quale stazione di rifornimento per i bastimenti della «Compagnia Olandese delle Indie Orientali» (VOC); nel 1797 gli inglesi la occuparono annettendola al loro territorio nel 1806. Molti afrikaner (gli appartenenti alle comunità di pelle bianca e lingua afrikaans provenienti principalmente dall’Olanda e dall’Europa continentale) furono spinti ad andarsene e si spostarono verso l’interno del paese fondando repubbliche boere indipendenti, quelle dell’Orange e del Transvaal.

Nel 1886 furono scoperti nel Witwaterstand, regione del Transvaal, importanti giacimenti d’oro, tanto che l’allora presidente del paese, Paul Kruger (1825-1904), decise di coniare una nuova moneta. Si decise che questa avesse le stesse caratteristiche della Sterlina d’oro britannica, come peso, titolo, dimensioni e valore nominale. Nacque così, nel 1892, il “Pond Sudafricano” o “Krugerpond”, la prima moneta d’oro sudafricana.

Il paese però non possedeva ancora una zecca e quindi, essendo Kruger di origine tedesca, la moneta venne coniata a Berlino. Sulla moneta apparve così per la prima volta il profilo di Kruger, contorniato dalla scritta «Zuid Afrikaansche Republiek”.

CURIOSITÀ

Qui si innesta una storia famosa tra i collezionisti di monete: quella del «Single 9». Kruger aveva ordinato in Germania i nuovi coni per la moneta del 1899, ma questi vennero intercettati dagli inglesi. Si pensò quindi di incidere un 9 sulle monete dell’anno precedente, ma con lo stock di prova ci si accorse che il numero andava a coprire in parte il busto di Kruger, così non si procedette con la loro emissione: a 130 monete venne impresso un doppio 9 (i Double 9) mentre un esemplare (il Single 9) venne donato al console americano per ringraziarlo dell’appoggio degli Stati Uniti alla causa boera. Questo esemplare è stato battuto all’asta nel 2010 per più di un milione di euro.

I ricchi giacimenti d’oro furono però la causa dello scatenarsi, nel 1899-1902, della seconda guerra boera nella quale prevalsero gli inglesi (la prima guerra con gli inglesi, nel 1880-1881, era stata vinta dai boeri). Paul Kruger venne dunque sconfitto, ma la sua leggendaria figura ha fatto sì che a lui venisse dedicata una delle più famose e ricercate monete al mondo: il Krugerrand.

La moneta venne coniata per la prima volta nel 1967 (incisore Coert Steynberg). Sul dritto appare il suo profilo ed il nome della nazione è impresso sia in afrikaans «Suid-Afrika» che in inglese «South Africa». Sul rovescio invece è raffigurato uno springbok (una piccola antilope il cui nome in afrikaans significa «antilope saltante»). Al contrario di altre monete d’oro, la differenza tra peso dell’oro puro ed il lordo consiste in rame, che conferisce alla moneta il suo caratteristico colore rossiccio.

Il Krugerrand venne coniato inizialmente solo con un contenuto di 1 oncia d’oro (g 31,10), al titolo di 22 carati (917 ‰), poi, nel 1980, vennero introdotti dei tagli inferiori (1/2, 1/4, 1/10 di oncia).

Il Krugerrand ottenne un immediato successo. Molto dipese anche dal fatto che fosse la prima moneta da investimento al mondo da un’oncia di oro puro e, poiché era un mezzo di pagamento legale, dava la possibilità ai cittadini statunitensi di possedere oro nonostante all’epoca la legge americana vietasse il possesso di oro sotto qualsiasi forma (“Ordine esecutivo 6102” disposto dal presidente Roosevelt e rimasto in vigore fino al 1974).

Diversi paesi vietarono l’importazione dei Krugerrand nel periodo dell’apartheid spingendo altri stati a coniare altre monete da investimento: la Maple Leaf canadese (1979), la Nugget australiana (1981) e la Gold Eagle statunitense (1986).

Nel periodo 1967-1969 furono coniate 40.000 monete all’anno presso la Zecca di Pretoria, mentre il record è stato raggiunto nel 1978 con sei milioni di Krugerrand.

I Rand d’oro

Il 2 Rand è una moneta d’oro coniata nel Sudafrica fra il 1961 e il 1983. Successivamente la moneta è stata prodotta esclusivamente in argento. Infatti dal 1984 il Sudafrica decise di sostituire il 2 Rand d’oro con il Krugerrand da 0,25 once, ossia da 7,08 grammi.

Il peso della moneta d’oro 2 Rand è invece di 7,988 grammi, di cui 7,322 d’oro, rendendo quindi la purezza del 91,70%. Il suo spessore è pari a 1,83 millimetri, mentre il suo diametro è di 22 mm.

Sul dritto del 2 Rand troviamo il ritratto di Jan van Riebeeck, fondatore delle prime colonie olandesi in Sudafrica e di Città del Capo. Sulla parte esterna possiamo leggere due iscrizioni l’una in lingua afrikaans e l’altra in lingua inglese che dicono “Unità è forza”. Rispettivamente infatti le due frasi incise sono “EENDRAG MAAK MAG” e “UNITY IS STRENGTH”.

Sul rovescio della moneta d’oro è raffigurato lo springbok, ossia un’antilope di presente solamente nelle regioni meridionali e sud-occidentali del continente africano. L’opera è stata disegnata da Coert Steynbergs, noto scultore sudafricano vissuto fra il 1905 e il 1982.

Sopra lo springbok è inciso l’anno di coniazione, mentre sotto l’animale possiamo trovare il valore nominale, ossia “2 R”. In circolo è inciso il nome della Nazione sia in lingua afrikaans che inglese, rispettivamente “SUID-AFRIKA” e “SOUTH AFRICA”.

La moneta d’oro da 2 Rand è una moneta molto ricercata dai collezionisti di tutto il mondo, anche per coloro che non dispongono di grandi somme economiche. Infatti il 2 Rand del Sudafrica è una moneta leggera e di conseguenza accessibile a una vasta platea di investitori.

LO SAPEVI CHE…

Fino a pochi anni fa, il Sudafrica era il maggior produttore di oro con il 15% della produzione a livello mondiale, finché le sue riserve non hanno cominciato ad esaurirsi ed ora rappresentano solo il 4,2% del totale globale.

A inizio anni settanta, infatti, il Sudafrica estraeva circa 1.000 tonnellate all’anno di oro, ora si trova al settimo posto con sole 100 tonnellate.

 

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